Il Gruppo Speleologico Alpi Marittime, è nato a Cuneo nel 1958, dalla fusione di due gruppi preesistenti nella città: lo Specus e l’Espero.
Nel 1967 il GSAM ha aderito alla sezione cuneese del C.A.I., diventandone parte integrante.
Nel 1970, il GSAM ha iniziato l’allestimento all’interno della grotta di Bossea, di un laboratorio (stazione scientifica) che comprendeva allora la sola stazione biologica.
Nel 1973, dopo la costruzione dello stramazzo e l’installazione di un idrometrografo sul fiume del ramo superiore, si avviava la ricerca Idrologica.
Nel 1974, il GSAM avvia la progettazione e la costruzione della Capanna Morgantini, inaugurata il 24.7.77
Da allora gli speleo cuneesi hanno esplorato, rilevato, fotografato e prodotto documentazione riguardante svariate grotte, spaziando dalle valli del Monregalese (Serra di Pamparato) all’Alta Valle Pesio (vero Paradiso per Speleologi) e passando per tutte le vallate Alpine sino alla Valle Po (Crissolo).
La scuola di Speleologia di Cuneo
La scuola nasce dall’intuizione dei membri del G.S.A.M. nel 1968 che vedono in questa il futuro della speleologia cuneese. L’organizzazione annuale dei corsi permette, nel corso dei decenni, l’avvicinarsi di diverse persone ad un mondo di esplorazioni sotterranee.
Questa struttura didattica, nata come iniziativa a carattere sezionale, nel 1974 viene inserita nell’ambito della scuola nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano.
Nel 1990 la Scuola di Speleologia di Cuneo decide di affiliarsi alla Commissione Nazionale della Società Speleologica Italiana.
Attualmente la scuola di Cuneo si può fregiare di Istruttori di Tecnica abilitati dalla Società Speleologica Italiana, di Aiuto Istruttori e di Istruttori di Speleologia.
I corsi, organizzati su base annua normalmente nel periodo primaverile, prevedono sia lezioni teoriche svolte in sede dagli Istruttori di Speleologia che palestra di roccia ed uscite in grotta svolte da Istruttori di Tecnica ed Aiuto Istruttori.
Gli argomenti delle lezioni teoriche spaziano dalla genesi e geomorfologia delle grotte al rilievo topografico, dall’apprendimento delle tecniche di progressione in grotta alla prevenzione e primo soccorso, dalla bio – speleologia alla fotografia.
La palestra di roccia ha invece lo scopo di insegnare la corretta progressione su corda, diversa dall’arrampicata a causa delle diverse condizioni dell’ambiente sotterraneo da quello esterno. Le uscite in grotta permettono l’insegnamento della progressione iniziando con grotte orizzontali per poi continuare con altre di difficoltà crescenti ed appropriate ai partecipanti al corso.